Die Geschichte vom kleinen Bussard Horst, der keine Mäuse fangen will. Deutsch-Italienisch. / La storia della poiana Matteo che non vuole cacciare i topi. Tedesco-Italiano.

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Kapitel zwei / Capitolo due




Am nächsten Morgen wartet Mama Bussard schon ungeduldig auf dem Nestrand.
„Horst, bist du bald mit dem Zupfen deiner Federn fertig? Ich sehe unten schon einige Mäuse. Denk‘ an alles, was ich dir gesagt habe. Die Maus beobachten. Dann in ihre Richtung fliegen. Kurz vor der Landung abbremsen, die Flügel und die Klauen ausfahren! Dann zuschnappen und die Klauen einfahren!
Also... jetzt los!“, sagt Mama Bussard.
Horst schwingt sich auf den Nestrand zu seiner Mutter. Mutter Bussard fliegt los und Horst fliegt ihr hinterher. Oder besser gesagt, er flattert mehr, als dass er fliegt. Dabei denkt er über die Worte seiner Mutter nach:
„Ich muss die Maus beobachten, dann in ihre Richtung fliegen, kurz vor der Landung abbremsen, die Flügel und die Klauen ausfahren! Dann zuschnappen und die Klauen wieder einfahren. MMiihäää!“
Da entdeckt Horst zwei Mäuse! Sofort flattert er im Sturzflug darauf zu. Zur Landung fährt er die Flügel und Klauen aus. Kurz vor der Landung sieht er noch, wie eine Maus vor Schreck die Pfoten über ihr Gesicht hält. Die andere Maus flüchtet in ein Mauseloch. Und was liegt da noch?
Ein kleiner Marienkäfer schläft da in aller Seelenruhe. Was wird Horst jetzt machen?

L’indomani mattina Mamma poiana aspetta impazientemente sul bordo del nido.
“Matteo, hai finito con la pulizia delle piume? Laggiù vedo già dei topi. Ricordati tutto quello che ti ho spiegato. Tieni i topi sotto osservazione, voli verso di loro, poco prima dell’atterraggio freni, tiri fuori le ali e gli artigli, acchiappi il topo e ritiri gli artigli!“
“Allora...pronti via!“ dice Mamma poiana.
Matteo con un balzo raggiunge la mamma sul bordo del nido, Mamma poiana prende il volo e Matteo la segue svolazzando. Nel frattempo pensa alle parole di sua madre:
“Allora...devo osservare il topo, poi volare verso di lui, frenare poco prima dell’atterraggio, tirare fuori le ali e gli artigli, quindi acchiappare il topo e ritirare gli artigli. Wiiiik! Wiiiiiik!“
Improvvisamente Matteo vede due topi! Subito scende in picchiata, prima dell’atterraggio allarga le ali e estrae gli artigli. Poco prima dell’atterraggio vede uno dei topi che, per la paura, si mette le zampette davanti agli occhi mentre l’altro si nasconde nella sua tana. Ma c’è ancora qualcuno!
Una piccola coccinella sta dormendo tranquillamente. Che cosa farà adesso Matteo?
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Kapitel drei / Capitolo tre




Unbeholfen landet Horst mit seinen Klauen auf dem Boden. Staub, Erde und Gras wirbeln hoch.
Horst ist neben der Maus gelandet. Er wollte die Maus gar nicht fangen!
Die Maus nimmt vorsichtig die Hände von ihrem Gesicht. Sie sieht den kleinen Bussard Horst und macht vor Schreck einen Purzelbaum in die Luft. Die Maus plumst auf den Boden und schaut den Bussard erschrocken an. Eine flaumige Feder des Bussards fliegt ihr auf die Nase. Die Feder kitzelt die Maus.
Sie kratzt sich an der Nase.
„Deine Feder ist ganz schön kitzelig, kleiner Bussard!“
Darüber muss Horst laut lachen. Die Maus piepst zaghaft mit.
Horst putzt sich den Staub von seinen Federn und schaut dabei die Maus verlegen an:
„Tut mir leid, wenn ich dir einen Schrecken eingejagt habe.“
„Ja, du hast mich ganz schön erschreckt, kleiner Bussard. Doch Schwamm drüber. Übrigens, ich heiße Line.“ „Ich heiße Horst. Doch ich muss jetzt wieder zu meiner Mutter fliegen“, sagt Horst.
Marienkäfer Marie ist durch den Lärm wachgeworden.
Verschlafen fragt sie: „Was ist denn passiert? Habt ihr euch gestritten?“

Matteo atterra goffamente con gli artigli sul terreno sollevando polvere, terra e erba.
Matteo è atterrato esattamente accanto al topo, non voleva acchiapparlo!
Il topolino toglie lentamente le zampette dal viso, vede la piccola poiana Matteo e, per la paura, fa un capitombolo in aria e ricade guardando spaventato la poiana. Una morbida piuma di Matteo cade esattamente sul suo naso facendogli il solletico.
Il topolino si gratta dicendo:
“Le tue piume fanno il solletico, piccola poiana!“
Matteo ride rumorosamente e il topo squittisce timidamente. Matteo si pulisce le piume dalla polvere guardando imbarazzato il topo:
“Mi dispiace di averti spaventato“.
“Sì, piccola poiana, mi hai fatto davvero una gran paura, ma mettiamoci una pietra sopra. A proposito, io mi chiamo Luna“. “E io sono Matteo ma adesso devo tornare da mia madre“, dice Matteo.
Bella la coccinella si sveglia per il rumore e, assonnata, domanda:
“Che cosa è successo? Avete litigato?“
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Kapitel vier / Capitolo quattro




„Nein, Marie, der Bussard ist total in Ordnung. Horst, bis morgen. Hier am Heidelbeerstrauch. Dann gibt es wieder eine Überraschung. Aber erschrecke mich nicht wieder bei deiner Landung!“, sagt Line.
„Toll, treffen wir uns morgen. Doch jetzt muss ich wieder nach Hause“, antwortet Horst.
Erschrocken schaut Horst nach oben in die Luft:
„Ich sehe meine Mutter gar nicht mehr. Ich fliege sie schnell suchen.“
Marienkäfer Marie ruft ihm noch hinterher:
„Bis morgen. Am besten ruft du laut bevor du landest.“
Line hat einen kleinen Freund der heißt Matze. Matze guckt jetzt aus dem Mauseloch und ruft Line hinterher: „Line, du kannst doch nicht mit einem Bussard spazierengehen!“
„Matze, der Bussard ist total in Ordnung“, antwortet Line.
„Der ist wirklich sehr nett“, sagt Marie.
Der kleine Wurm Wolli hat die ganz Zeit interessiert zugeschaut und denkt:
„Line, Marie und Horst werden bestimmt gute Freunde, so wahr, wie ich der kleine Wurm Wolli bin.“

“No, Bella, la poiana è a posto. Matteo, allora a domani, ci incontriamo qui, al cespuglio di mirtilli. Ci sarà una sorpresa ma cerca di non spaventarmi di nuovo con il tuo atterraggio!“ dice Luna.
“Benissimo, ci vediamo domani. Adesso devo tornare a casa“, risponde Matteo.
Spaventato guarda in alto: “Non vedo più mia madre, vado subito a cercarla.“
Bella la coccinella gli grida:“A domani! Forse è meglio se ci chiami ad alta voce prima di atterrare.“
Luna ha un piccolo amico che si chiama Marzio. Il topolino sta guardando dalla sua tana e grida a Luna:
“Luna, non puoi certo andare a passeggio con una poiana!“
“Marzio, la piccola poiana è veramente a posto“, risponde Luna.
“È davvero molto carino“, dice Bella.
Il piccolo verme Filippo ha osservato tutta la scena con interesse e pensa:
“Luna, Bella e Matteo diventeranno davvero buoni amici, parola di Filippo, il piccolo verme“.
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Kapitel fünf / Capitolo cinque




Mama Bussard hat lange auf Horst gewartet. Doch er kam nicht vom Fangenüben zurück. Weil Mama Bussard so gut sieht, hat sie Horst schnell gefunden. Sie muss aber ein paar mal hinschauen, denn sie traut ihren Augen nicht. Ihr kleiner Sohn Horst spielt mit Mäusen. Unglaublich!
Das ist in ihrer Familie noch nie vorgekommen! Schnell fliegt Mama Bussard zum Nest zurück.
Aufgeregt berichtet sie alles Papa Bussard und ihrer Tochter Mia.
Papa Bussard schüttelt ungläubig den Kopf:
„Hiiäähh... Ich kann das gar nicht glauben, was du sagst. Mein Sohn Horst soll mit Mäusen spielen...“
Mama Bussard schaut aus dem Nest:
„Schau‘ doch, da unten bei den Heidelbeersträuchern, da spielt dein Sohn Horst in aller Seelenruhe mit der Maus.“
Mama Bussard fliegt Futter holen. Papa Bussard schaut auch aus dem Nest und schüttelt wieder den Kopf:
„Ja, ja, jetzt sehe ich Horst. Das ist nicht zu glauben, das ist alles wirklich ziemlich sonderbar!“

Mamma poiana ha aspettato a lungo il suo figlioletto ma Matteo non è tornato. Mamma poiana ha una vista molto acuta e dopo poco tempo lo trova. Mamma poiana non crede ai suoi occhi:
il suo piccolo Matteo sta giocando con i topi. Incredibile! Una cosa così non si è mai vista nella sua famiglia!
Mamma poiana ritorna velocemente al nido e racconta molto agitatamente quello che ha visto a Papà poiana e a sua figlia Giulia. Papà poiana scuote incredulo la testa:
Papà poiana scuote incredulo la testa:
“Wiiiik! Wiiiiiiiiiik! Non posso crederti, mio figlio Matteo gioca con i topi?“
Mamma poiana guarda giù dal nido:
“Guarda allora, laggiù vicino al cespuglio di mirtilli, là puoi vedere tuo figlio Matteo che gioca tranquillamente con il topo.“
Mamma poiana vola via a procurare il cibo e Papà poiana guarda giù e scuote di nuovo la testa:
“Sì, sì, adesso vedo Matteo. È incredibile, è tutto veramente strano!“
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